Prezzi record per quanto riguarda i prodotti alimentari. L’aumento generalizzato dei prezzi sta portando a una diminuzione del potere d’acquisto.
Prezzi record per quanto riguarda i prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati. Ad annunciarlo è l’Istat, le cui stime prevedono un aumento dell’inflazione per il mese di settembre. Si tratta di prezzi mai visti dal 1983.
Stando all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente). Sulla base di questi dati, l’inflazione nel 2022 è aumentata a +7,1%. Mentre l’indice generale è a +3,6%, su base annua.
A causa dei recenti avvenimenti, come la pandemia globale, la guerra in Ucraina e la crisi climatica, i costi energetici e di produzione sono arrivati alle stelle. Secondo i dati della Coldiretti l’inflazione costerà alle famiglie italiane oltre 8,1 miliardi di euro.
L’aumento generalizzato dei prezzi sta portando a una diminuzione del potere d’acquisto: si tratta dell’inflazione. Una situazione analoga si era verificata durante l’agosto del 1983, quando ci fu un incremento dell’inflazione dell’11%.
Il settore alimentare
Tra i settori colpiti dall’inflazione, anche quello alimentare. Il prezzo dell’olio di semi è aumentato del 69%, mentre per quanto riguarda il costo del burro sale del 28%. Per quanto riguarda la pasta, i rincari sono saliti a +23%. A realizzare l’indagine la Coldiretti, sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione a giugno 2022. Stando ai dati, i rincari hanno raggiunto soglie record dal 1983.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dell’1,6% su base mensile, anche come conseguenza diretta della fine dei saldi estivi. E del 9,4% su base annua (da +9,1% nel mese precedente). La stima preliminare era +9,5%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi,ha segnato un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,6% su base annua.